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Il viola difficilmente lascia indifferenti; di solito o piace o infastidisce. Chi lo ama vi trova un senso di mistica profondità, come e più del blu.
A chi non piace evoca invece un senso di tristezza. Non doveva piacere ai latini che lo chiamavano sub-niger (mezzo nero) mentre in Cina è il colore del lutto.
Per Kandinsky fa coppia con l'arancione in una delle tre coppie di contrasti cromatici fondamentali.
Dal punto di vista fisico è la radiazione visibile (colore) a più alta energia, ai limiti del campo del visibile (dopo ci sono gli U.V., ultra violetti) e forse per questo richiama nella semiotica ciò che sfugge alla comprensione, come colore associato alla trascendenza, a ciò che non si può spiegare razionalmente.
Puoi ottenere il viola con Legno campeggio o con Robbia