Il fiore di cartamo è la matrice ideale per chi voglia cimentarsi con l'ABC della chimica delle sostanze naturali, grazie al diverso comportamento delle molecole coloranti idro e lipo-solubili contenute al suo interno. Infatti da questo fiore si può ottenere il giallo, il rosso-aranciato, il rosa-ciliegio a seconda del procedimento adottato. Si usa nella tintura dei tessili, come colorante per cosmetici anche a contatto con parti delicate (rossetti), come colorante per legno.
Per tingere di giallo tessuti vegetali (cotone, lino, canapa): Usare in rapporto 2:1 con la fibra da trattare (200 gr di fiori per 100 gr di fibra). Mordenzare la fibra con allume di rocca al 20% e cremor tartaro al 6%. Mettere i fiori in acqua fredda acidificata con aceto bianco (un bicchiere ogni litro di acqua) per circa 6 ore, filtrare e porre la fibra da tingere in questo bagno giallo. Portare ad ebollizione e lasciar bollire per 30 minuti.
Per tingere di rosso-arancio fibre vegetali (cotone-lino-canapa): Estrarre la componenete gialla dai fiori di cartamo lasciando questi a macerare 6 ore in acqua fredda acidificata con aceto (vedi sopra). Sciacquare i fiori con acqua acida fredda fino a che questa non si colora più di giallo. Aggiungere ai fiori così trattati una base forte come idrossido di sodio (oppure se siete 100% ecologici lisciva di cenere fatta con le greppole del vino incenerite) in ragione di 1 gr ogni 100 gr di fiori e pestare il tutto fino a quasi ottenere una poltiglia. Aggiungere acqua, circa 500 mL ogni 100 gr di fiori e lasciare macerare non meno di 1 ora e non più di 2. Filtrare e immergere in questo bagno la fibra da tingere precedentemente mordenzata con allume di rocca al 20 % e cremor tartaro al 10 %. Aggiungere acido citrico puro (se non lo trovate usate il succo di limone) in ragione di 5 grammi ogni 100 gr di fiori (se usate i limoni, abbondate di succo). Lasciare la fibra immersa in questo bagno tutta la notte, poi toglierla e sciacquarla con acqua acidificata con poco aceto (1 tazzina ogni litro di acqua).
Per tingere di rosa-ciliegio lana e seta: la cartamina precipitata sulle fibre vegetali seguendo la procedura di cui sopra (senza arrivare all'ultimo passaggio di risciacquo in acqua poco acida) può essere ridisciolta in acqua pulita mettendo la fibra colorata come sopra in un bagno contenente 2 gr di carbonato di sodio ogni litro di acqua. Quando il bagno si colora di rosso, togliere la fibra vegetale e immergere quella animale da tingere (lana o seta). Di seguito acidificare con acido citrico (5 gr ogni litro di acqua) e lasciare in ammollo tutta la notte, poi togliere dal bagno e sciacquare con acqua acidificata con poco aceto (1 tazzina ogni litro di acqua).
Le tinture con il cartamo (specie quelle gialle) temono la luce diretta del sole.